Telepedaggio a consumo: come funziona e perché sempre più automobilisti lo scelgono

Negli ultimi anni il mondo dei servizi collegati alla mobilità sta vivendo una profonda trasformazione, complice la digitalizzazione e l’arrivo di nuove soluzioni alternative ai sistemi tradizionali. Tra queste, il telepedaggio a consumo si sta affermando rapidamente anche in Italia, incontrando sempre più il favore degli automobilisti che desiderano risparmiare senza rinunciare alla comodità di attraversare i caselli autostradali senza soste né file. Ma come funziona esattamente questa modalità e perché sta diventando la scelta preferita da tanti utenti della strada? Scopriamolo nel dettaglio.

Cosa significa telepedaggio a consumo

Fino a pochi anni fa, il mercato delle soluzioni di telepedaggio in Italia era dominato quasi esclusivamente da Telepass, con l’obbligo di sottoscrivere un abbonamento mensile o annuale che prevedeva il pagamento di un canone anche in assenza di utilizzo. L’arrivo di nuovi operatori, la spinta verso la liberalizzazione e la conseguente concorrenza hanno portato all’introduzione del modello pay per use, cioè una formula che permette all’utente di pagare solo se effettivamente utilizza il servizio.

Il funzionamento è semplice: una volta richiesto e attivato il dispositivo, questo comunica con i sensori alle barriere autostradali tramite microonde o altre tecnologie, riconoscendo il veicolo e addebitando il costo del pedaggio direttamente sul conto corrente abbinato, senza necessità di fermarsi. L’elemento distintivo rispetto ai piani tradizionali è che il canone viene addebitato solo se si passa almeno una volta dal casello in un determinato intervallo di tempo (spesso un giorno o un mese solare); in caso contrario, nessun costo viene applicato.

Come si attiva e funziona nel dettaglio

Attivare un servizio di telepedaggio a consumo è diventato molto accessibile: si può fare online, attraverso app o siti web degli operatori oppure presso punti fisici autorizzati. Dopo la sottoscrizione, l’automobilista riceve a casa il dispositivo che dovrà essere installato internamente sul parabrezza del veicolo. Spesso è possibile associare fino a due targhe al medesimo device, così da poterlo trasferire facilmente da un’auto a un’altra, o addirittura da una macchina a una moto, secondo necessità.

Il processo di rilevamento e addebito è completamente automatico: si imbocca la corsia riservata al telepedaggio, il sistema riconosce il dispositivo tramite comunicazione radio, registra il transito e in pochi giorni addebita l’importo dovuto sul conto inserito al momento dell’attivazione. In caso di telepedaggio a consumo, il costo del servizio si limita a una tariffa fissa solo nelle giornate di reale utilizzo (o nei soli mesi con almeno un transito), senza alcun esborso nei periodi di inattività del dispositivo.

Dal 1° luglio 2024, inoltre, alcuni operatori hanno implementato la possibilità di associare facilmente una seconda targa senza costi aggiuntivi, aumentando la flessibilità e riducendo il bisogno di dispositivi multipli per chi possiede più mezzi.

Motivi della crescente popolarità tra gli automobilisti

Le ragioni che spingono sempre più automobilisti a scegliere il telepedaggio a consumo sono molteplici e facilmente comprensibili guardando ai cambiamenti delle abitudini di mobilità:

  • Risparmio sui costi fissi: uno dei vantaggi più apprezzati è la possibilità di evitare un canone fisso mensile o annuale quando non si utilizza il servizio, cosa frequente per chi percorre l’autostrada solo in occasione di viaggi, vacanze o trasferte saltuarie. In questo modo si paga soltanto quando si ha un reale bisogno, ottimizzando le spese.
  • Maggiore flessibilità: la possibilità di associare più targhe allo stesso dispositivo offre una soluzione pratica a chi condivide auto in famiglia, ha una seconda auto o una moto, oppure noleggia veicoli di tanto in tanto.
  • Eliminazione delle code: il funzionamento è identico ai sistemi tradizionali di telepedaggio, dunque permette di bypassare la fila ai caselli, con vantaggio in termini di tempo e comfort di viaggio.
  • Ampia compatibilità: le nuove offerte coprono talvolta anche altri servizi, come l’accesso a parcheggi custoditi, aree a pagamento in città e persino il pagamento di carburante o il noleggio di mezzi di micromobilità.
  • Semplicità di attivazione e gestione: oggi tutto avviene in modo digitale, via app o sito web, e la gestione del dispositivo e dei transiti è immediata e trasparente tramite report dettagliati e notifiche automatiche.

Da non trascurare, infine, l’allargamento dell’offerta: grazie alla concorrenza introdotta dalla nuova normativa europea, sono oggi attivi diversi operatori (non solo Telepass ma anche UnipolMove, Bip&Go e altri), così che ogni automobilista può individuare il piano migliore e più conveniente per le proprie specifiche abitudini di guida.

Confronto con i sistemi tradizionali

Per comprendere appieno il successo del modello pay per use, può essere utile un confronto diretto con le soluzioni classiche di telepedaggio attive in Italia:

  • Piani tradizionali: prevedono un costo fisso ogni mese, da pagare che si usi o meno il servizio. Chi percorre spesso le autostrade (pendolari, lavoratori in trasferta, rappresentanti) continua a trovare conveniente questa soluzione grazie all’uso intensivo.
  • Telepedaggio a consumo: elimina quasi completamente i costi di inattività, rivelandosi ideale per chi viaggia solo in alcune occasioni durante l’anno o non vuole vincoli mensili.
  • Altri costi: con alcuni operatori, i costi fissi dei piani tradizionali sono di recente aumentati fino a circa 3,90 euro/mese, ovvero quasi 45 euro l’anno per il piano base, mentre le soluzioni a consumo hanno una tariffa che si aziona soltanto nei giorni o nei mesi di reale utilizzo.

La tecnologia del telepedaggio è rimasta sostanzialmente invariata, ma la struttura tariffaria più flessibile e l’ingresso di nuovi operatori hanno rivoluzionato le scelte degli automobilisti, riducendo le barriere di ingresso soprattutto per gli utenti saltuari.

Prospettive future e sviluppi

Il rapidamente crescente successo del telepedaggio a consumo è destinato a proseguire nei prossimi anni. Oltre alla possibilità di pagare solo quando si utilizza, molte aziende stanno ampliando i servizi collegati al dispositivo, integrando pagamenti per parcheggi urbani, ZTL, rifornimenti di carburante e micromobilità elettrica. Tutto questo contribuisce ad attrarre una platea sempre più ampia e diversificata, con vantaggi tangibili sia dal punto di vista economico sia da quello della praticità.

La concorrenza tra gli operatori potrebbe portare ad ulteriori riduzioni di prezzo e a servizi aggiuntivi sempre più utili per chi si muove in città o in ambito extraurbano. Inoltre, la maggiore trasparenza e semplicità di utilizzo, coadiuvata dalla digitalizzazione, permette agli utenti di avere una panoramica immediata dei propri consumi, garantendo pieno controllo e prevenendo spiacevoli spese non programmate.

In conclusione, il telepedaggio a consumo rappresenta una risposta concreta ed efficace alle nuove esigenze di mobilità, confermandosi un’innovazione in grado di migliorare l’esperienza di viaggio e di facilitare la vita degli automobilisti moderni sempre più attenti a ottimizzare tempi e costi.

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